L’ecologia crea profitto

29 10 2008

E’ il titolo di un interessante articolo pubblicato sulla rivista L’espresso alcune settimane fà.
Il giornalista intervista Amory Lovens, definendolo guru tecno-ambientalista del Rocky Mountain Institute, inventore anni fà del “capitalismo naturale“.
Nell’articolo il guru sostiene ke è possibile fare a meno del petrolio, dire no al nucleare, puntare sulle energie alternative e sul riciclo.
La visione del guru è x lui l’unica scelta possibile x poter continuare a crescere e svilupparci senza continuare a distruggere le risorse limitate della biosfera.
In pratica sostiene le stesse tesi della comunità Edeniana x uno sviluppo della civiltà sul pianeta Terra in modo sostenibile anzi ecosostenibile e quindi compatibile con la natura e i suoi ritmi.





Religione di Stato

16 10 2008

Come si può leggere in Wikipedia, sono poke le nazioni ke hanno scritto nella loro costituzione quale sia la religione di stato. L’Isola di Eden non avrà nessuna religione di stato, ognuno potrà praticare in libertà il proprio credo, sempre nel rispetto e tolleranza di quello altrui.
Ma l’importanza del credo religioso x ki lo professa può presentare problemi di convivenza anke di notevoli proporzioni e quindi è necessario ribadire alcuni concetti ke una comunità come l’Isola di Eden dovrà sempre avere come base della sua civiltà.
Primo concetto: x come è concepita l’Isola di Eden, sarà una micronazione a governo tecnocratico e democratico a democrazia diretta e farà della logica e della conoscenza i suoi fondamenti.
Secondo concetto: la comunità dell’Isola di Eden condivide dei principi comuni di ecosostenibilità e quindi pieno rispetto della natura, impegnandosi e preservarla come preserva se stessa, in un equilibrio naturale dettato da leggi naturali a cui uniformarsi e adattarsi, a maggior ragione essendo la comunità di Eden chiusa e circoscritta.
Terzo concetto: l’Isola di Eden nasce e si sviluppa con l’obbiettivo di dare la massima libertà ai suoi cittadini e ke l’unico limite all’espressione di qualsiasi libertà è posto eslusivamente nel reciproco rispetto e tolleranza tra gli individui, in un equilibrio da ricercarsi facendo ampio uso degli statuti dei Diritti Universali dell’Uomo e dei Patti Internazionali dei Diritti economici, sociali, culturali, civili e politici come espresso in questo articolo al fine di poter perseguire un’esistenza ottimale x ogni individuo.
Dati questi concetti si evince ke le religioni nel loro esprimersi possono entrare in contrasto coi concetti di base sopra citati in quanto ognuna di esse ha dei paradigmi inoppugnabili x sua stessa natura e quindi forieri di contrasti e problemi insormontabili.
Pertanto, pur essendo data facoltà a ognuno di avere una propria fede e ognuno sia libero di professarla, non è dato di farne strumento, all’interno della comunità di Eden, oltre il proprio spazio personale e spirituale. Si ribadisce xciò ke la religione e i suoi dettami rimangano confinati al proprio essere e alla sua interiorità e se questo non è conciliabile con la propria natura e pensiero allora non si potrà far parte della comunità dell’Isola di Eden.
Come già detto, l’Isola di Eden è x tutti ma non tutti possono farne parte.





Cosa sono le crisi finanziare

8 10 2008

Una interessante e fondamentalmente spiegazione di come funziona la finanza e come conseguentemente nascono le crisi finaziarie, ke si dicono ciclike come le bolle, l’ho trovata leggendo un articolo di Massimo Fini nel suo blog ke sotto il titolo di “I risparmiatori vittime del mercato del denaro” riporta una lettera di un pensionato preoccupato x i suoi risparmi e dove il commento di Massimo è un bel pensiero di come stanno le cose:

I risparmiatori sono le vittime istituzionali del sistema del denaro. Perché sono dei poveri che, attraverso l’intermediazione delle banche, prestano soldi ai ricchi perché diventino sempre più ricchi. Se costoro, poi, sbagliano, le conseguenze non ricadono sulla loro testa ma su quelle dei risparmiatori (è da quel dì che l’imprenditore ha smesso di rischiare denari suoi). Inoltre il risparmiatore, il lavoratore, è lo “schiavo salariato”, la bestia da soma che deve tenere in piedi tutto l’ambaradan per trovarsi, come Lei, alla fine della vita con un pugno di mosche.

Niente di + vero … sacrosante parole 🙂
E continuando nell’articolo sempre riferendosi al suo lettore pensionato ke gli scrive, Massimo lo bastona come giusto ke sia:

“… come tutti quelli della sua generazione e di quelle immediatamente successive, è ormai troppo vecchio per avere le energie e per ribellarsi. E i giovani sono troppo giovani per poter capire che faranno la sua stessa brutta fine. Da quando il sistema del denaro, non più utilizzato come mezzo per evitare le triangolazioni del baratto si è trasformato in merce, questa storia si è ripetuta infinite volte. E lei non è solo una vittima, ma un complice perché non si è mai ribellato. Nemmeno quando era giovane, pieno di energie, e poteva farlo.

E qui arrivo io, e dico ke c’è modo e modo di ribellarsi.
Il mio modo è quello di cercare altri ke la pensano come me, come scritto in questo mio blog, e ke abbiamo voglia di un mondo nuovo e di un sistema nuovo, a misura di uomo (e di donna) perfettamente integrato nell’ecosistema terrestre.
Il progetto dell’Isola di Eden è fondamentalmente questo: creare una nuova comunità x creare una nuova umanità.





Kingman Reef

2 10 2008

Navigando tra i meandri della rete son capitato sul blog Mysterium dove ho letto in questo articolo di questo incredibile staterello ovvero micronazione: Kingman Reef.
Cercando con Google ho trovato anke questo e questo ke riportano cmq la stessa notizia, in prima fonte apparsa sul giornale Il Corriere, si legge … ma sul sito online non si trova, forse pubblicata solo sul cartaceo.
Certo ke è un bell’eufemismo definirlo micronazione ma se leggete i links ke vi ho segnalato scoprirete ke da un punto di vista geografico e politico lo si possa considerare come tale ma del resto solo in teoria in quanto oltre ke essere inospitale e abbandonato in mezzo all’Oceano Pacifico, è condannato all’inabissamento col tempo, essendo uno scoglio corallino a pelo dell’acqua, a causa riscaldamento climatico terrestre (vedi Mutamento Climatico su Wikipedia)
Certo ke a questo mondo se ne vedono proprio di tutti i colori 🙂