OLTRE LE IDEOLOGIE, L’UOMO EDENIANO

22 06 2010

Riprendo da un articolo di un blog ke amo leggere, alcune parti salienti ke esprimono il mio pensiero ma ke io nn sò esprimere altrettanto bene. Ringrazio x qst un grande capitano 🙂

“… In nome del profitto supremo, del capitalismo puro si rifiuta la soluzione agli squilibri mondiali, che viene dell’ equità e dalla redistribuzione dei redditi, soluzione che ideologie sinistre ed interessate rendono più difficile di quello che in realtà è. Stiamo perdendo tempo ad ascoltare l’eco di ideologie accademiche che hanno riempito di sacerdoti i templi delle università mondiali, stiamo perdendo tempo ad ascoltare coloro che dimenticano che l’economia è una branca dell’etica e che Adam Smith, amava più la “Teoria dei sentimenti morali ” che l’egoismo del panettiere e del macellaio.

Oggi il capitalismo irresponsabile, principale responsabile insieme alla politica e alla finanza, assecondato dall’ ignoranza ed ingenuità del popolo, abbagliato a sua volta dalla sensazione di ricchezza perenne ed infinita, deve ancora rispondere del demenziale contagio all’economia, all’umanità del dogma del profitto innanzitutto, del dogma del breve termine, della sua etica perversa e fallita.

E’ pura illusione credere che si uscirà da questa trappola, senza avere riformato la politica, la finanza, l’economia ed aver accresciuto la responsabilità degli individui. E’ da irresponsabili credere di uscire da questo medioevo proponendo sempre e solo dibattiti tra scuole di pensiero economico, sempre e solo ricette ormai obsolete che rifiutano il cambiamento o la responsabilità, urlando la genialità del capitalismo che qualche esaltato ancora oggi continua a proporre senza riforme.

Eppure Giovanni Paolo II, secondo considerato uno dei massimi artefici del crollo del comunismo e del muro di Berlino, nella “CentesimusAnnus” non risparmiò una sana critica costruttiva al capitalismo, attraverso la sua visione di una incrollabile fede nella persona umana come tale.

Comunismo e liberismo hanno sempre esaltato il primato dell’economia sulle altre sfere della vita umana. Le loro ideologie tendono da sempre a materializzare, quantificare e despiritualizzare l’esistenza di un uomo. La spiritualità, i sentimenti, le emozioni negate dal comunismo sono oggi seppelliti dal consumismo e dal materialismo contemporaneo.…”

“… Nella sostanza comunismo e capitalismo hanno annullato o silenziato l’essenza umana, la sua spiritualità, la sua essenzialità.…”

“… E’ da puri illusi credere che si uscirà da questa crisi grazie alle economie emergenti, pura illusione credere alle politiche economiche e monetarie che hanno fallito e che sono ancora oggi supportate e proposte da un sistema di individui che non hanno il coraggio di ammettere il fallimento di un capitalismo nel quale si socializza quotidianamente le perdite e si assumono rischi che sono figli di un azzardo morale, supportato in ogni momento, dimenticando sempre e comunque l’uomo.…”

“… Come diceva Yunus… “Ho come la sensazione che l’economia basi le sue leggi su presupposti che ignorano gli esseri umani. Tratta gli uomini come macchine e nega gli elementi essenziali della natura umana. Considera gli imprenditori come uomini dalle capacità eccezionali e così ignora le potenzialità della gran massa dell’umanità. L’economia ama definirsi come una scienza sociale ma non lo è ! Parla di lavoro e manodopera, non parla di uomini , donne e bambini quindi non può ignorare l’ambiente che pretende di analizzare !

L’uomo deve essere sempre al centro, con la sua forza e le sue debolezze ke madre natura e l’evoluzione ci hanno dato.
Ciò nn toglie ke un sistema sociale adeguato ed un sitema di natura economica nn possano convivere. E’ solo una qestione di misura e saggio eqilibrio, cm d’altronde tutto in qst universo. Motivo x cui dopo qst lettura consiglio vivamente di leggere la proposta Edeniana di un sistema economico a misura d’uomo e rispettosa della natura di cui l’uomo è parte e nn unico artefice: il Capitalismo Circoscritto


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