Il valore economico di un uomo

2 05 2008

Su questa terra siamo testimoni di disuguaglianze economike tra uomini in luoghi diversi ed anke all’interno della stessa comunità ke sono la manifestazione degli istinti animali nel nostro essere.
Questo comporta una scala di ricchezze o povertà tra individui ke pur legittima deve essere razionalizzata.
L’uomo si distingue dagli altri animali x le qualità culturali e sociali e pur rispettando le leggi di madre natura ha l’imperativo categorico di creare una comunità il + coesa possibile e dove tutti i membri devono poter esprimere le proprie capacità alle massime  possibilità ma questo sempre nei limiti di una civile e dignitosa esistenza di tutti i componenti la comunità stessa e nel rispetto di tutti i membri. Pertanto sull’Isola di Eden il tenore economico della vita di ogni individuo dovrà essere di un valore compreso tra un intervallo minimo e massimo ke soddisfi tale presupposto onde garantire ke la molla naturale dell’uomo ancorata alla sua natura animale possa ancora esprimersi dimostrando competitività e propensione al miglioramento della propria condizione di vita senza creare squilibri in antitesi con la sua missione sociale e civile ke la sua condizione di uomo impone.
Il livello minimo sarà condizionato dalle necessità economike x condurre una vita dignitosa ed autosufficiente e valutato come base x definire il limite del livello massimo ke sarà sempre insuperabile come legge stabilita della micronazione di Eden. Tale limite superiore sarà calcolato come multiplo del livello inferiore prendendo spunto dalla storia delle società nei suoi livelli gerarkici sociali e militari, validi strumenti atti a determinare quanto un uomo potrà valere rispetto ad un suo simile. Tra il livello minimo e il tetto massimo si creerà una scala di varie posizioni atta a definire tutti i possibili e ragionevoli livelli economici dei valori intermedi ke ogni individuo potrà rappresentare in base alle proprie capacità personali e a quelle acquisite con lo studio e/o il lavoro. A titolo orientativo è presumibile e ragionevole un numero di circa 10 ovvero ke il valore di un uomo possa essere al massimo 10 volte superiore al valore minimo ma tale numero e i relativi dettagli saranno definiti in futuro.
In una simile visione tutti gli individui sull’Isola di Eden dovranno essere occupati in attività di lavoro e/o studio nel periodo di vita lavorativa consentita.


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5 responses

27 12 2009
Gianni

quindi mi viene da pensare che un disabile non avrebbe nessun valore? non è in grado di studiare ne di lavorare (un autistico per esempio)

28 12 2009
Alessandro

NN diciamo cose senza senso.
Qui si parla di un metro di valore x il lavoro e le attività umane in generale, a prescindere dalla sua condizione fisica e quantaltro.
Ovvio ke le persone malate sn x l’appunto malate e quindi nn pertinenti al discorso.
La Repubblica avrà il suo sistema sanitario ke si occuperà di tali problematike.

29 12 2009
Gianni

ho capito, e quindi su questo tipo di persone questa scala di valori non viene applicata? come si collocano nella società edeniana?

29 12 2009
Alessandro

Ribadisco ke questo articolo parla di “valore economico” in un contesto economico.
In riferimento ai nn abili al lavoro, vale quello ke vale x tutte le culture etike e moderne.
L’Isola di Eden NN è una novella Sparta, questo sia ben kiaro 😉

5 02 2010
Iwant

Sto leggendo con interesse. Ma suggerisco di ribaltare completamente questa idea, e rendere la micronazione un paradiso fiscale. Rende di più, e ti paghi facilmente il monolite (in 10 anni)

iwant

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