Micronazione, Microstato e Micronazionalismo

4 05 2009

L’Isola di Eden è il progetto di una nuova micronazione e futuro microstato, 2 parole ke sembrano dire la stessa cosa o esprimere un analogo concetto come se fossero uguali ma nn lo sono.
Ovviamente micronazione deriva da nazione e microstato deriva da stato e il significato x entrambe le parole è di indicare una piccola nazione o stato come è la Repubblica di San Marino o lo stato della Città del Vaticano giusto x rimanere in Italia ma ce ne sono molti sparsi x il mondo.
La differenza quindi va ricercata tra le parole nazione e stato.
A tal scopo facciamoci aiutare dall’onnipotente Wikipedia in cui si legge ke:

Una nazione (dal latino natio, in italiano “nascita”, derivato dal latino nasci, in italiano “nascere”) è un complesso di persone che, avendo in comune caratteristiche quali la storia, la lingua, il territorio, la cultura, l’etnia, la politica, si identificano in una comune identità a cui sentono di appartenere legati da un sentimento di soliderietà. È questa coscienza di un’identità condivisa, questo sentimento di appartenenza a tale identità e di solidarietà che li lega, diffusi a livello di massa e non solo tra ristrette cerchie di persone, che rende una comunità etnica, culturale, politica una nazione. Al fine di autodeterminare la propria esistenza, spesso la nazione aspira a diventare Stato, cioè a darsi un ordinamento giuridico che ne affermi la sovranità. Quando una nazione diventa Stato dà vita a quello che più specificatamente viene chiamato Stato-nazione. Molte comunque, in tutto il mondo, rimangono attualmente le nazioni senza Stato. Per quanto riguarda l’Europa occidentale si riuniscono nella Conferenza delle nazioni senza stato d’Europa occidendale (CONSEU).

Quindi fondamentalmente il termine nazione ha un valore prettamente geografico mentre stato ha un significato giuridico. Curioso il riferimento al CONSEU ke su Wikipedia nn ho trovato ma ke su questa pagina in riferimento alla VII assemblea della CONSEU (Conferenza delle Nazioni senza Stato d’Europa), che si è tenuta a Saint Vincent (Valle d’Aosta) dal 12 al 13 ottobre 2007, è citato e spiegato in questi termini:

Cos’è la CONSEU?
La Conferenza delle Nazioni senza stato d’Europa (CONSEU) è un forum di dibattito e riflessione composto da organizzazioni politiche, culturali e civiche con l’obiettivo di promuovere un’Europa rispettosa delle diversità nazionali, linguistiche e culturali, e di conseguenza anche per i diritti collettivi che ne formano la base.
La CONSEU vuole dar spazio alle diverse sensibilità delle nazioni senza stato e dei gruppi etnici, come pure ai movimenti autonomisti delle regioni con particolari caratteristiche etnico-linguistiche nonché movimenti che rivendicano la loro piena sovranità in forma di un proprio stato. In tutti i casi il fondamento è sempre il diritto inalienabile dei popoli all’autodeterminazione. Perciò la CONSEU è tesa a raccogliere tutta la gamma ideologica dei movimenti delle nazioni a condizione che siano rispettati i principi democratici ed il diritto all’autodeterminazione.
Gli obiettivi generali della CONSEU sono i seguenti:

  • 1. Promuovere nello spazio europeo i principi della democrazia, del riconoscimento della diversità e del rispetto dei diritti collettivi dei popoli.
  • 2. Scambiare le esperienze e le informazioni sulle diverse realtà delle nazioni senza stato d’Europa.
  • 3. Proporre delle formule di collaborazione tra diverse organizzazioni che ne fanno parte, nel pieno rispetto dell’indipendenza di ogni organizzazione, in spirito di solidarietà e collaborazione.
  • 4. Diventare un gruppo di pressione ai diversi livelli istituzionali, sia europeo, sia a livello statale, regionale e locale.
  • 5. Formulare delle proposte comuni a favore dell’Europa dei Popoli per presentarli alle istituzioni ed organismi europei.
  • 6. Sostenere delle iniziative di protezione dell’identità culturale delle nazioni che compongono l’attuale Europa.
  • 7. Sostenere le organizzazioni che nel loro contesto statale soffrono discriminazioni o aggressioni a causa del loro impegno per i diritti collettivi del loro popolo.

Curioso di conoscere quali sono queste nazioni senza territorio mi sono messo alla loro ricerca e navigando sempre sul sito sopracitato ho scoperto ke lo sono ad esempio i Kurdi e i Baschi e gli albanesi kosovari, i quali però nel frattempo una nazione e uno stato sembrano averlo ottenuto, e tanti altri a cui mai avrei pensato. Sempre da Wikipedia leggiamo ulteriori approfondimenti circa il concetto di stato:

Lo Stato è un ordinamento giuridico politico,  ovvero a fini generali, esercitante il potere sovrano su un determinato territorio e sui soggetti a esso appartenenti. Esso comanda anche mediante l’uso della forza armata, della quale detiene il monopolio legale.

Alla parola Stato afferiscono due concetti distinti:

  • Statocomunità: popolo, stanziato su un territorio definito, che è organizzato attorno ad un potere centrale (comunemente chiamato “Stato-nazione”).
  • Statogoverno (o Stato-organizzazione): quel potere centrale sovrano, organizzato in possibili differenti modi, che detiene il monopolio della forza, e impone il rispetto di determinate norme nell’ambito di un territorio ben definito.

Da quest’ultima definizione emerge che lo Stato è anche un ente territoriale, in quanto individuato da una porzione di territorio che è soggetta alla sua sovranità.
Stato sovrano: dal latino
superanus, colui che sta al di sopra; lo Stato è superiore ad ogni altro soggetto entro i suoi confini. Per essere tale, la sovranità deve manifestarsi come “indipendenza” nei rapporti reciproci; per tale ragione, allora, lo Stato è indipendente e sovrano; sovrano al suo interno, indipendente nei confronti degli altri stati.
Lo Stato è originario poiché i suoi poteri derivano solo da sé stesso e da nessun altro. Con ciò si sostiene che esso non è subordinato ad altri soggetti e quindi è indipendente e sovrano. L’organo Stato è forse rappresentabile come il
pozzo di tutti quei beni e poteri tanto importanti o tanto potenti da non poter essere di nessun altro che di un soggetto che agisca nell’interesse collettivo; questi poteri sono sostanzialmente la sovranità (esercitata attraverso i tre poteri pubblici legislativo, esecutivo e giudiziario) e il monopolio della forza affinché vi sia un fondamento obbligatorio.

Tornando a noi adesso dovremmo aver kiaro il significato di nazione e di stato e, la ovvia conseguenza, ke nn può esserci stato senza nazione mentre può benissimo esistere una nazione senza essere stato.
Inoltre una nazione senza territorio o area geografica politicamente definita può esistere mentre è una delle condizioni obbligatorie x poter assumere i connotati di stato.
Quindi dovrebbe essere altrettanto evidente ke x fondare un microstato è necessario innanzitutto avere un territorio mentre x fondare una micronazione questa condizione nn è necessaria, entrambi cmq devono avere un popolo ovvero rappresentare una aggregazione di individui o come caso limite, di 1 solo individuo.

Date queste premesso è ovvio ke negli ultimi anni, specie con l’avvento e la massiccia diffusione di internet, si sia venuta a creare una nutrita schiera di micronazionalisti ovvero di individui ke creano nazioni sulla carta o meglio su internet, quindi senza territorio fisico presente sul pianeta Terra, e ke amano definirsi micronazionalisti aterritoriali o come si trova scritto in diversi luoghi su internet micronazionalisti del 5 mondo.
Partendo sempre dal concetto di micronazione definito precedentemente, ora su Wikipedia leggiamo infatti:

Una micronazione è un’entità creata da una persona, o da un piccolo numero di persone, che pretende di essere considerata come nazione o stato indipendente, tuttavia non sono riconosciute dai governi e dalla maggiori organizzazioni internazionali.
Il termine è nato negli anni ’70 per descrivere le tantissime entità che nascevano in quel periodo, in genere di piccole dimensioni e di esistenza effimera. Recentemente alcune micronazioni si sono definite quinto mondo, probabilmente in senso polemico in relazione alla nota scala economica che classifica le nazioni del mondo in primo, secondo, terzo e quarto mondo.

Essere dei Quintomondisti significa dunque essere una micronazione confinata nel cyberspace ovvero esistere esclusivamente come entità nazionale nel mondo di Internet. Al riguardo possiamo citare Second Life come esempio di possibile candidata ad essere una nazione del Quinto Mondo o, come meglio definita sempre su Wikipedia, un vero e proprio 5 mondo alternativo:

Second Life è un mondo virtuale tridimensionale multi-utente online inventato nel 2003 dalla società americana Linden Lab. Il sistema fornisce ai suoi utenti (definiti “residenti”) gli strumenti per aggiungere e creare nel “mondo virtuale” di Second Life nuovi contenuti grafici: oggetti, fondali, fisionomie dei personaggi, contenuti audiovisivi, ecc. La peculiarità del mondo di Second Life è quella di lasciare agli utenti la libertà di usufruire dei diritti d’autore sugli oggetti che essi creano, che possono essere venduti e scambiati tra i “residenti” utilizzando una moneta virtuale (il Linden Dollar) che può essere convertito in veri dollari statunitensi e anche in euro.

Naturalmente x definirsi una micronazione aterritoriale ovvero virtuale è sufficiente darsi un nome e creare un luogo all’interno della rete Internet dove poter colloquiare con gli altri internauti, come ad esempio alcune realtà del panorama micronazionalista italiano presenti sulla rete con siti web e/o forum di discussione. Alcune di queste micronazioni italiane, o come preferiscono definirsi micronazioni italofone, sono elencate sul forum ufficiale dei micronazionalisti italiani all’indirizzo http://micronazionalismo.forumcommunity.net/ e sono:

Promolands

Repubblica Cisalpina

Repubblica Democratica di Vitla

Repubblica Popolare Sovietica

Repubblica di Vitla

Res Publica SPQR

Ttf-Bucksfan

Ovviamente tutte queste micronazioni aterritoriali e virtuali al momento sembrano essere niente di + ke semplici gioki di ruolo in quanto in nessuna di esse si aspira a realizzare un territorio fisico (anke se taluna in effetti qualcosa di reale ha tentato di farlo a quanto si legge a partire dai links esposti). Al limite possiamo immaginarle come delle associazioni di idealisti, o di semplici fans o supporters, o come dei club di persone appassionate e aggregate intorno a un comune interesse ke si riuniscono x coltivarlo, sognando magari di interpretare ruoli ke nella vita nn avrebbero tempo o possibilità di fare. In pratica e tecnicamente sono micronazioni senza aspirazioni di stato.

Detto tutto ciò si arriva alla conclusione ke il micronazionalismo è un fenomeno alquanto complesso e ricco di molte sfaccettature e i micronazionalisti possono essere persone alquanto eclettike ma ciò nn toglie ke il fenomeno sia arrivato a notevoli livelli di sviluppo grazie ad internet.

Pertanto adesso possiamo comprendere meglio cosa è necessario fare x realizzare la libera Repubblica dell’Isola di Eden. Innanzitutto sarà necessario creare una micronazione con tanto di territoro e popolazione residente e successivamente lottare x essere riconosciuti e ottenere l’indipendenza creando così il primo microstato del 3° millennio.

In pratica l’Isola di Eden parte da una micronazione virtuale già in essere e presente online da oltre un anno e dovrà evolversi fino ad approdare ad un microstato reale concretizzando il progetto del Monolite ovvero di una vera e propria isola artificiale nel mezzo del Mar Adriatico ke diventerà il suo territorio. Nel suo percorso evolutivo deve aggregare + persone possibili e creare un gruppo affiatato il cui scopo primario sarà quello di diffondere l’ideale Edeniano. Quindi ricercare fondi economici e sponsors allo scopo di costruire come primo obbiettivo un edificio in terra italiana da adibire a Consolato d’Italia della libera Repubblica dell’Isola di Eden il quale sarà anke la residenza delle persone del gruppo Edeniano. Saranno inoltre allestiti appositi locali all’interno del Consolato adibiti a compiti istituzionali, organizzativi, di ricerca e sviluppo e quantaltro si renderà necessario allo scopo del raggiungimento dell’obiettivo finale ovvero della costruzione del Monolite dal quale procedere poi alla rikiesta di indipendenza diventando finalmente un vero e proprio microstato a tutti gli effetti.
L’edificio del Consolato d’Italia sarà realizzato con tecnike avanzate seguendo i principi costruttivi della casa passiva e con lo scopo del raggiungimento della totale autosufficieza energetica. Inoltre nella sua progettazione saranno seguiti i criteri ke definiscono le Transition Town e il CoHousing onde creare un ambiente abitativo e di lavoro ecocompatibile ed ecosostenibile nonkè con un elevato grado di confort ambientale e sociale, facendo partecipi alla gestione collettiva della struttura e delle attività ivi da svolgere tutti gli abitanti e futuri cittadini dell’Isola di Eden.

Un simile progetto è tentato altrettanto seriamente anke negli USA ad opera del gruppo di SeaSteading come ho avuto modo di scrivere in questo precedente articolo apparso su questo blog.


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29 responses

5 05 2009
Angelo

Come ti dicevo il Quinto Mondo non è affatto quello delle micronazioni virtuali. Ci sono micronazioni del quinto mondo territoriali. A tutto ciò che scrivi penso rispondano questi link, in particolare il secondo.

http://micronazionalismo.forumcommunity.net/?t=26468076

http://umi-micronazionalismo.forumcommunity.net/?t=9734252

5 05 2009
Alessandro

Purtroppo come scritto nell’articolo ognuno può dire la sua ma i termini esposti nella trattazione hanno un significato internazionalmente già definito e pertanto affermare altro nn ha valore. Ankio mi posso inventare il 6° o il 7° mondo etc etc … ma resterebbero mie opinioni e nulla +. Quello ke è certo e ha valore è quanto è riportato nell’articolo, tutto il resto sono pareri personali, rispettabilissimi ma nn ufficiali.

5 05 2009
Angelo

Certamente puoi dire ciò che ti pare, ma la teoria che spieghi ha un Padre che si chiama Tallini. Ora tu puoi fare la tua teoria, ma quella più accreditata e diffusa resta quella ufficiale e quando i quintomondisti usano il termine Quinto Mondo si rifanno a quella Talliniana e non alla tua. Sarebbe corretto precisare che quello che scrivi è la tua teoria e non quella comunemente accettata.

5 05 2009
Alessandro

#riferito ad Angelo e cmq x tutti
Allora facciamo a nn voler capire.
Io ho solo esposto cosa ufficialmente si intende x micronazione, microstato e cosa sia il micronazionalismo prendendo riferimenti super-partes essendo Wikipedia tale.
La definizione di Quinto Mondo ufficiale è quella riportata nel mio articolo, poi ognuno è libero di pensarla come vuole.
NN ho scritto come la penso io ma quello ke è il pensiero ufficiale.

5 05 2009
Angelo

Wikipedia italia, dice:
Quinto mondo – in geografia può avere diversi significati.
Quinto mondo (geografia politica) è usato talvolta come sinonimo di micronazione.
Quinto mondo (geografia economica) rappresenta i paesi produttori di petrolio, ossia paesi teoricamente poveri ma che solamente il petrolio rende ricchi[senza fonte], nella suddivisione del mondo in “primo”, “secondo”, “terzo”, “quarto”, il “quinto” mondo. Vedi anche Opec.[senza fonte]
Dove sta quello che dici tu?

5 05 2009
Alessandro

Se leggessi + attentamente quello ke scrivo lo vedresti da solo 😉

5 05 2009
Angelo

Hai scritto: “essere dei Quintomondisti significa dunque essere una micronazione confinata nel cybersapce ovvero esistere esclusivamente come entità nazionale nel mondo di Internet.” Ciò è sbagliato e non corrisponde manco a ciò che dice Wikipedia. Ora se pure tu leggessi i link, che ti ho indicato anche ieri, sarebbe tutto più facile.

5 05 2009
Alessandro

Allora insisti 😉
Leggiti il riferimento a Micronazione allora …

5 05 2009
Angelo

Wiki dice: “Recentemente alcune micronazioni si sono definite quinto mondo, probabilmente in senso polemico in relazione alla nota scala economica che classifica le nazioni del mondo in primo, secondo, terzo e quarto mondo.” Dove sta ciò che dici tu?

5 05 2009
Alessandro

Se nn lo vedi o nn lo capisci inutile continuare a parlarne … sorry

5 05 2009
Angelo

Ma che rispsota è? Prima fai un articolo, poi quando ti chiedono spiegazioni ti rifiuti di argomentare?

PS; l’ho inserita due volte, ma va qui 😀

5 05 2009
Pietro

Un articolo molto interessante anche se mi tocac dissentire in quello che dici.
Come ben sai, anche perchè te l’ho detto via mail, io faccio parte della Repubblica Democratica di Vitla.
Una Micronazione virtuale aterritoriale, quindi secondo il tuo modo di vedere siamo la peggior specie di micronazionalisti ancora in circolazione, passami questa piccola freccaitina.
Non puoi ridurre le Micronazioni virtuali aterritoriali quindi del quinto mondo a dei semplici giochi virtuali come Second Life, anche perchè noi tutti, a partire dall’acerrimo nemico Impero a Repubblica Popolare Sovietica, stiamo lottando sul fatto di far diventare le nostre Micronazioni delle vere e proprie nazioni forti, stabili e sempre più professionali.
E per di più non puoi paragonare certo una Micronazione virtuale certamente ad una seconda vita, anche perchè far parte di una micronazione non è certo una seconda vita o una vita non reale come spesso si sente dire da qualche parte.
Certamente io non sto giocando a fare il giornalista o il Ministro della Cultura, ma sto dedicando del tempo in una Nazione, aimè, senza terra che forse in futuro la potrebbe reclamare chi può dirlo.
Concludo dicendo che non possiamo limitarci a definire GDR una Micronazione solo perchè ha come base un forum e non un pezzo di terra o un qualcosa di solido e stabile sotto i piedi.

5 05 2009
Alessandro

Io nn dico affatto ke le “micronazioni virtuali aterritoriali” sono l’evidenza “della peggior specie di micronazionialisti”, questa è una tua conclusione e nn mia.
Ho solo voluto precisare il significato di diversi termini usati spesso dai micronazionalisti a loro uso e consumo e riportarli al loro significato semantico esatto.
Infatti la tua affermazione “stiamo lottando sul fatto di far diventare le nostre Micronazioni delle vere e proprie nazioni forti, stabili e sempre più professionali” nn ha alcun senso purtroppo, virtualmente siamo già delle nazioni e micro. Gli aggettivi usati nn seguono la logica dell’articolo da me scritto ke vuol dire altro.
Cosiccome il riferimento alla “seconda vita” da te scritto e da me mai esposto ma ke posso comprendere sia il risultato di essere un micronazionalista virtuale in contrapposizione alla vera vita reale.
Ho solo affermato ke allo stato dei fatti le micronazioni italofone sono alla stregua di un gioco di ruolo ovvero equiparabili, il ke nn significa ke lo siano effettivamente ovvero ke siano la stessa cosa cioè uguali. Tuttaltro.
Ripeto, questo articolo vuole solo definire nei giusti termini anke se nn esaustivi, il significato di 3 parole ke ci riguardano direttamente in quello ke facciamo o ke vorremmo diventare.

5 05 2009
Angelo

Ale dove sono le fonti che asseriscono l’ufficialità della tua analisi di ciò che è il Quinto Mondo, se il primo ad usare questo termine e a sviluppare questa teoria non la pensa come te?

5 05 2009
Angelo

Ma che risposta è?

5 05 2009
Angelo

Ma che rispsota è? Prima fai un articolo, poi quando ti chiedono spiegazioni ti rifiuti di argomentare?

5 05 2009
HMRD Cesidio Tallini

TTF-Bucksfan (o Ttf-Bucrafan in italiano) un gioco di ruolo? Io non ho visto mai un gioco di ruolo:

1. Creare una nuova religione, e più compatibile col pensiero di Yeshua o Gesù della Religione di Stato che ha sede a Roma;
2. Diventare la prima micronazione al mondo col proprio dominio di primo livello (la città di Roma non ha un dominio indipendente, e fino a qualche anno fa non l’aveva neppure la Corea del Nord);
3. Sviluppare una Internet intercontinentale propria (le Internet intercontinentali al mondo le puoi contare con le dita delle tue mani);
4. Sviluppare una nuova forma di diritto;
5. Sviluppare un nuovo calendario e sistema temporale;
6. Sviluppare una nuova astrologia, la più nuova e originale dai tempi dei babilonesi;
7. Sviluppare una nuova forma di medicina;
8. Sviluppare due stati territoriali, uno dei quali è pure riconosciuto dal Parlamento Mondiale;
9. Fondare diverse organizzazioni internazionali, tra cui un albo professionale, un’agenzia d’accredito del tutto rispettabile, e un’organizzazione mondiale della sanità che non si rifà alle attuali pratiche delle pseudoscienze mediche e farmaceutiche di oggi.

Occorre domandare all’autore non solo a quale “gioco di ruolo” si è rifatto per scrivere questo articolo, ma anche per quale motivo ha dato tanta importanza alla Conferenza delle nazioni senza stato d’Europa occidendale (CONSEU), che è soltanto infatti una talk shop, un puro negozio delle chiacchiere, mentre il ripudiato TTF-Bucksfan è infatti una di quelle poche micronazioni DEI FATTI, storicamente, culturalmente, e tecnologicamente?

E Second Life, al quale anche la Svezia ha recentemente aperta un’ambasciata virtuale, che cosa ha a che fare con il NON RICOSCIUTO Quinto Mondo delle piccole nazioni virtuali come TTF-Bucksfan, e fisiche come il Principato di Sealand? Questi paragoni mi sembrano come equiparare i computer Windows e i computer Linux, semplicemente perché ambedue sono computer!

E posso chiederti quale democrazia e quale stato indipendente conoscono i curdi oggi, una nazione del Quarto Mondo, e condivisa fra Turchia, Iraq e Iran?

15 07 2009
Alcuni kiarimenti circa l’Isola delle Rose « L’Isola di EDEN

[…] si sviluppava e nessuna intenzione aveva di realizzare una micronazione ne tantomeno un microstato (qui puoi leggere la differenza). Le vicende sono lievitate poi col trascorrere del tempo e col sovravvenire degli eventi e […]

22 07 2009
Progetto Eden « L’Isola di EDEN

[…] e dove la libera Repubblica di Eden può crescere e svilupparsi nelle sue vesti virtuali come micronazione aterritoriale quintomondista. Il secondo step sarà la creazione di un Consolato in Italia o cmq in terra ke sarà la base x lo […]

1 09 2009
Mattia Guidi

Caro Alessandro,
credi che se avessi un milione di euro in tasca esiterei a comprarmi una qualche isola in vendita in giro per il mondo? O esiterei a costruire una piattaforma sulla scia dell’Isola delle Rose, no.
Ma la Repubblica Cisalpina ha preferito orientarsi sul fattibile e con le possibilità che aveva per sviluppare almeno quelle.
Se dovessi trovare finanziamenti o se dovessi vincere il superenalotto non ci penserei due volte a dare alla Cisalpina un territorio.
Nulla di diverso all’Isola di Eden credimi, siamo solo un po’ più datati.

2 09 2009
Alessandro

Questo articolo ha suscitato molti commenti e stranamente si sn incastrati gli uni negli altri in maniera disordinata e ormai incomprensibile cm senso logico.
Cmq ognuno è libero di pensarla cm vuole, me incluso.
Realizzare una micronazione o meglio sarebbe dire un microstato (xò niente microstato senza micronazione cm si evince dall’articolo) è cosa complessa e mai riuscita anke se tentata in passato pertanto tutte le questioni sn aperte.
Sicuramente nessuno su questo pianeta si è mai posto il problema cm me lo pongo io. Qualcuno ha fatto studi in merito o li sta facendo x quanto ne sò ma un percorso completo dalla teoria alla pratica sn l’unico a tracciarlo.
Quindi Mattia libero di pensare ke il progetto dell’Isola di Eden nn sia diverso dalla repubblica Cisalpina ma dal mio punto di vista sn 2 cose ben diverse e lontane anni luce. Gli unici su questo pianeta ke possono dire di avere un progetto analogo al mio sn quelli di SeaSteading, nn ne conosco altri. La questione tecnologica ed economica x realizzare i vari Step del progetto poi sn pianificati e nn “se vengono bene sennò pazienza” cm lasci ad intendere nel tuo commento.
La libera Repubblica dell’Isola di Eden è qualcosa di mai annunciato prima.

2 09 2009
Mattia Guidi

Atlantium, Sealand and Hutt River possono essere altri esempi però più avanzati.
Per lo studio di una possibile piattaforma (non necessariamente sull’adriatico) ho chiesto consulenza a due ingegneri civili sammarinesi (uno è il Persidente della Commissione Monumenti di San Marino), per quella finanziaria: un anno fa mi consultai con il direttire di una banca sammarinese e con alcuni suoi tecnici. Insomma dove progettare un microstato se non in un altro microstato? Comunque al di la di queste cose che sono routine per chi fa micronazionalismo, o almeno credo, non vedo alcuna differenza se non il fatto che tu parti dal monolite (e pubblici queste notizie che io tengo assolutamente riservate, questa è la prima volta che scrivo al di fuori di sezioni protette) e io parto dalla micronazione (il popolo per intenderci) e dai riconoscimenti intermicronazionali, per poi arrivare al microstato. Credo siano due strade percorribili allo stesso modo, tutte e due lunghe e molto difficili ma con un medesimo obiettivo.

2 09 2009
Alessandro

Atlantium, Sealand e Hutt River sn tentativi fuori dalle righe ma certo tentativi.
Io x tentativo nn intendo uno ke si mette a fare micronazionalismo a prescindere.
Ci sn passi da fare, considerazioni, leggi internazionali etc etc tutte cose ke devono essere conosciute e seguite pena il fallimento garantito o cmq il mancato risultato.
Stai certo ke Atlantium, Sealand e Hutt River faranno questa fine col tempo.
Poi la segretezza nn ha alcun senso, casomai è vero il contrario.
Purtroppo mi sn reso conto ke ognuno persegue la sua strada convinto di quello ke fà e nn interessa il lavoro degli altri. Anzi si è formata una specie di setta di micronazionalisti ke pur proseguendo x strade proprie, amano sentirsi micronazionalisti fino a se stesso. Ke dire, il mio progetto è sicuramente il + complesso e + difficile da mettere in pratica, nn lo nego, e sicuramente quello di SeaSteading è il + avanzato e valido ma cm detto nel primo post, è innanzitutto un sogno … e se nn ne verrà fuori nulla … almeno sarà stato un bel sogno 🙂

30 01 2010
LorenzoSP

Io sono stato in tre micronazioni diverse, ma effettivamente poi le elezioni, i partiti, i giornali, i circoli, tutto ciò utile a una micronazione, restano fine a sè stessi se restano all’interno di un forum.

31 01 2010
Alessandro

Io cerco di uscire dal virtuale ma è cmq dura.
Se ti piace l’idea e ti va di partecipare alla costruzione della libera Repubblica dell’Isola di Eden fatti avanti ke sei il benvenuto 🙂

13 03 2010
francesca

perchè siete così ostili alle altre micronazioni ? Potreste lavorare insieme

14 03 2010
Alessandro

In realtà nn ho ostilità nei confronti delle altre micronazioni bensì nn perseguiamo gli stessi obietivi. L’Isola di Eden è un progetto micronazionale ke parte dal virtuale ma con meta nel reale. Le micronazioni italofone sn realtà fondamentalmente virtuali senza ambizioni nel mondo reale e così sn + ke altro relegate al mondo dei gioki di ruolo cm ho scritto. Purtroppo solo all’estero ci sn dei veri “colleghi” 🙂

3 09 2010
bambo

Interessante la discussione.
Meno la Grammatica Italiana.
Se una micronazione italofona inizia cosi tanta buona fortuna.
Complimenti anche per il rispetto della libera espressione ed interpretazione delle idee a voi non congeniali.

tanti auguri

3 09 2010
Alessandro

… e ormai l’ho spiegato fin troppe volte il xkè di una lingua simil italiano ma nn l’italiano. Purtroppo è una necessità, piaccia o no. Del resto ho pur detto e ridetto ke nn è un obbligo l’attuale strada intrapresa e se sarà + pratico, nn ho nessuna controindicazione x l’esperanto o l’interlingua o qella ke sarà.
Grazie x i complimenti e gli auguri.

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